In occasione di Vecchi Libri in Piazza su due ruote, dedicato al Ciclismo e al 100° Giro d’Italia, presso lo stand di Henry Beyle saranno proposti:
– Avere la bicicletta di Fulvio Tomizza. «Talvolta la ottenevo per pietà, tra mille raccomandazioni, oppure sollevando un senso di privazione che mi incolpava di sopruso. Procedevo incontro al luccicore del mare alzando una nuvola di polvere biancastra, quasi consolato di dovermi fermare a ogni chilometro per gonfiare le gomme. Ciò accadeva o perché una toppa sulla camera d’aria perdeva, o più spesso perché la valvola di quest’ultima mancava del preziosissimo cappelletto che fino all’età matura immaginavo fatto di un metallo più raro dell’oro (ma un pneumatico nuovo di zecca quanto mai veniva a costare?)».
– Gli uomini di pensiero tornano alla bicicletta di Alberto Savinio. «C’è qualcuno che vorrebbe affermare la superiorità dell’automobile sulla bicicletta? Superiore la bicicletta invece, non fosse che per la sua andatura silenziosa, per quel ronzio d’oro che accompagna il suo moto, ed è ancora un silenzio nel silenzio. Questa discrezione fa della bicicletta l’amica dell’uomo di studio e di pensiero, la fedele compagna dell’umanista».